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Gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana all’HangarBicocca

Pirelli HangarBicocca presenta Ambienti/Enviroments, una mostra dedicata alle opere meno conosciute e più effimere di Lucio Fontana. Undici lavori sperimentali che permettono di vivere e “abitare” realmente l’opera d’arte.

Lucio Fontana in collaborazione con Nanda Vigo, Ambiente spaziale: “Utopie”, nella XIII Triennale di Milano, 1964/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Archivio Nanda Vigo e Pirelli HangarBicocca, Milano. ©FondazioneLucio Fontana. Foto: Agostino Osio
Lucio Fontana in collaborazione con Nanda Vigo, Ambiente spaziale: “Utopie”, nella XIII Triennale di Milano, 1964/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Archivio Nanda Vigo e Pirelli HangarBicocca, Milano.
©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio

Lucio Fontana (Rosario, Argentina 1899 – Varese 1968) è stato uno dei personaggi più incisivi della scena artistica del Novecento. Conosciuto soprattutto per i famosi “buchi” e “tagli” delle tele, Fontana ha lavorato molto sui concetti di materia, spazio, luce e vuoto trovando un modo di estendere i confini dell’arte. Attraverso queste riflessioni, trasformate poi in sperimentazioni, nascono i suoi lavori più interessanti e meno conosciuti, alcuni dei quali riprodotti e ricostruiti per la prima volta dopo la sua morte ed esposti in quest’occasione unica.

Lucio Fontana, Ambiente spaziale a luce nera, 1948-49/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy PirelliHangarBicocca, Milano. ©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio
Lucio Fontana, Ambiente spaziale a luce nera, 1948-49/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio

La mostra Ambienti/Enviroments a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vincente Todolì, realizzata in collaborazione con Fondazione Lucio Fontana, raccoglie nello spazio delle navate di Pirelli HangarBicocca nove ambienti e due interventi ambientali. Creati da Fontana tra il 1949 e il 1968 per istituzioni e musei italiani e internazionali, gli Ambienti spaziali sono stanze e corridoi che vengono quasi sempre distrutti al termine dell’esposizione. Si tratta di opere sperimentali, fondamentali per comprendere l’avanguardia di pensiero dell’artista.

Lucio Fontana, Ambientespaziale con neon, 1967/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©Fondazione Lucio Fontana.  Foto: Agostino Osio
Lucio Fontana, Ambientespaziale con neon, 1967/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio

Non c’è più interesse per uno spazio rappresentato secondo le regole della prospettiva, quello che viene ricercato è uno spazio reale in cui vivere e potersi muovere superando la staticità della pittura e della scultura. Erano già stati i futuristi a concepire un nuovo modo di intendere l’oggetto artistico, superando i limiti delle dimensioni legate alla tradizione. Fontana, per conto suo, guarda molto l’arte sinestetica di Boccioni. Le sue opere sono totali, sensoriali, e come tali vanno vissute attivando tutti i sensi.

Percorrere questi ambienti vuol dire immergersi in una realtà che trasmette instabilità percettiva e visiva. Gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana richiedono la nostra azione e ci pongono al centro dell’opera.

Lucio Fontana, Struttura al neon per laIX Triennale di Milano, 1951/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca,Milano. ©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio
Lucio Fontana, Struttura al neon per la IX Triennale di Milano, 1951/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©Fondazione Lucio Fontana. Foto: Agostino Osio

Forme artificiali, arcobaleni di meraviglia, scritte luminose sono le parole con cui l’artista in Spaziali del 1947 descrive gli oggetti dei suoi lavori. Questo è il pensiero che troverà la sua massima espressione negli anni ’40 con la nascita dello Spazialismo, movimento artistico che descrive alla perfezione le intenzioni di Lucio Fontana.

Ambienti/Enviroments è un omaggio all’artista ma soprattutto un’occasione per conoscere un nuovo concetto di opera che l’arte contemporanea è in grado di rappresentare. L’esposizione si apre con la Struttura al Neon realizzata per la IX Triennale di Milano del 1951, un arabesco fluorescente di circa 100 metri sospeso al soffitto, e si chiude con Fonti di energia, soffitto di neon pensata per Italia 61 a Torino, un’opera costituita da sette livelli di tubi di luce verde.

 Lucio Fontana, Fonti di energia, soffitto al neon per “Italia 61”, a Torino, 1961/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017.Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©FondazioneLucio Fontana, Foto: Agostino Osio
Lucio Fontana, Fonti di energia, soffitto al neon per “Italia 61”, a Torino, 1961/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017.Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. ©FondazioneLucio Fontana, Foto: Agostino Osio

I nove Ambienti spaziali che completano il percorso ci mettono alla prova senza mai perdere di vista il rapporto tra oggetto esposto, spazio ed esperienza del visitatore che è il punto fondamentale dell’arte e del pensiero di Lucio Fontana e di questa mostra.
Tutto il resto è superamento d’idee.

Flavia Annechini

Lucio Fontana
Ambienti/Environments
Pirelli HangarBicocca
Via Chiese 2, 20126, Milano
21 Settembre 2017 – 25 Febbraio 2018

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