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Il mio nome è Nanou: linguaggi, immaginari ed estetiche di una compagnia “contemporanea”

Gruppo Nanou è una compagnia di danza che opera in ambiente teatrale nata nel 2004 con base a Ravenna e la cui identità si specifica già nella scelta del nome: Nanou, infatti, è il nome proprio di persona che sta a indicare un’autorialità collettiva emergente delle specificità individuali di Marco Valerio Amico (attore), Rhuena Bracci (ginnasta) e Roberto Rettura (fonico) cui si sono aggiunti nel tempo, anche in relazione ai diversi progetti artistici, altri membri e collaborazioni tra cui quella con Fabio Sajiz (light designer) e Giovanni Marocco (scenografo). Come formazione della scena contemporanea degli anni zero, etichetta che sta un po’ stretta ma che serve a connotare il campo delle performing art eredi dei Teatri Novanta, Gruppo Nanou rappresenta efficacemente quell’idea della ricerca artistica come linguaggio proprio che da vent’anni a questa parte viene portata avanti pervicacemente nel campo della danza e del teatro. La tensione verso una qualità espressiva originale consiste per il Gruppo Nanou nel partire dalla consapevolezza di essere parte di una generazione post-ideologica capace di appropriarsi politicamente degli immaginari e delle tecniche che li hanno forgiati: dal subwoofer all’elettronica musicale di Chemical Brothers, Roni Size, Daft Punk fino alla videoarte prestata al videoclip di personaggi come Chris Cunningham e alla diffusione di Internet e del digitale. (…)

Laura Gemini
D’ARS year 54/nr 219/autumn-winter 2014 (abstract dell’articolo in italiano)

Motelanticamera © Laura Arlotti
Motelanticamera © Laura Arlotti

 

Group Nanou is a dance company that operates in a theatrical landscape; it was born in 2004, is based in Ravenna and its identity is clearly specified in their choice of name: Nanou, in fact, is the proper name of the person who holds the authority over the emerging collective and the individual specificities of Marco Valerio Amico (actor), Rhuena Bracci (gymnast) and Roberto Rettura (sound) who have been recruited over time, and also in relation to different artistic projects, other members and collaborations, including one with Fabio Sajiz (lighting designer) and John Morocco (set designer). As a company from the contemporary scene of the noughties, a label that is a bit ‘restrictive’ but that serves to place them in the field of performing art as heirs to Teatri Novanta, Gruppo Nanou represents, in essence, that idea of artistic research as a language and that has been stubbornly carried out for the last twenty years in the field of dance and theatre. For Gruppo Nanou the tension towards an original expressive quality consists of their awareness that they are part of a post-ideological generation, capable of politically appropriating the imaginaries and techniques that have forged them: from the subwoofer to the electronic music of Chemical Brothers, Roni Size, Daft Punk and even to video-art from video clips by people like Chris Cunningham and to the spread of the Internet and the digital. (…)

Laura Gemini
D’ARS year 54/nr 219/autumn-winter 2014 (abstract dell’articolo in inglese)

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