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Scorpione walking on the Dark side 1*

Scesi dalle raffinate scalette della Love Boat bilancina, sulla quale abbiamo imparato a interfacciarci con l’altro da noi, siamo pronti ad affrontare ben altre profondità. A sporgersi dal romantico muretto a picco sul mare del primo bacio, il dirupo è alto, da brivido, quasi minaccioso.

Dalla settima all’ottava casa astrologica, quella dello Scorpione, comprendiamo che attrazione, dialogo e confronto con un’altra creatura, sono solo le basi del vero viaggio oltre se stessi; quest’ultimo conduce infatti verso quel che non vorremmo vedere, affrontare e tanto meno mostrare… In ottava casa, dimora dello Scorpione, ci si arriva per togliere i veli, mettersi a nudo e condividere le parti più intime e nascoste di noi; quelle più buie e scomode perchè rivelano i tratti istintuali, atavici e meno nobili della nostra natura.

La tana dello Scorpione che ognuno di noi ha dentro ma con la quale gli Scorpioncini sono maggiormente in contatto, racchiude le paure, i mostri, i rimossi o le ferite della nostra psiche legati alle perdite, le separazioni e i “tradimenti” che ci hanno fatto erigere una strategica protezione alle e dalle nostre emozioni. “Di qui non si passa” pare esprimere l’affascinante riservatezza dello Scorpione, mentre con ipnotica abilità ti ha già condotto nel suo antro, facendoti snocciolare i dettagli più intimi della tua vita. Far svelare l’altro per rimanere abbottonato e pieno di informazioni lui, è la classica modalità scorpionica per entrare in relazione.

Il viaggio evolutivo dell’ottavo segno zodiacale tuttavia gli farà comprendere che non è attraverso ricatti e sequestri di persona che si guariscono, o meglio non vengono intaccate, le proprie ferite. Per incontrarsi davvero, con noi stessi e con l’altro, occorre varcare la soglia, oltrepassare il limite della cisterna di acque torbide e poco ospitali che ci portiamo dentro, immergendoci in esse: nel magico e trasformativo regno di Plutone (Signore del segno) che dal letame fa nascere i fior.

Per lo Scorpione e per la parte scorpionica di tutti noi, la sfida sta nel giocare insieme all’altro a carte scoperte, aprendo con fiducia un varco di luce che illumini gli abissi dei nostri tabù, scoprendo che, in definitiva, i mostri non sono che simpatici animaletti in cerca di affetto e che, per di più, hanno numerosi cugini residenti nell’ottava casa interiore di ogni essere umano.

Viola Lilith Russi

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