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Ai Weiwei: Never Sorry

Ai Weiwei: Never Sorry, il primo film della regista americana Alison Klayman, ha vinto il Premio Speciale al Sundance Festival 2012 ed è nella short list degli 11 in corsa per l’Oscar nella sezione Miglior Documentario. Il film è un’esclusiva per l’Italia Feltrinelli Real Cinema e Pfa Films ed è distribuito in sala da Unipol Biografilm Collection. Programmato in streaming su MYMOVIESLIVE! a partire dal 15 febbraio ogni sera alle ore 21.30, sarà a breve parte del catalogo WIDE su MYMOVIESWIDE!, piattaforma di streaming on demand.

La locandina del documentario Ai Weiwei: Never Sorry
La locandina del documentario Ai Weiwei: Never Sorry

È un ritratto dell’artista cinese Ai Weiwei (1957, Beijing), una retrospettiva intelligente di un dissidente dell’era digitale. Ai combatte per la libertà d’espressione e per i diritti umani attraverso l’arte e i social media in un Paese dove la censura è fortissima. È irriverente, gioca in maniera iconoclasta con i tabù e con la tradizione. Pittore, architetto, fotografo, blogger, artista concettuale e scrittore, sin da bambino si scontra con il regime. Il padre, tra i più famosi poeti cinesi del XX secolo, è costretto per ragioni politiche ai lavori più umilianti nella remota regione dello Xinjang. Ed è qui che cresce Ai. Dopo vent’anni riesce a tornare a Pechino, dove studia all’Accademia di Cinema. Poi si trasferisce a New York e si diploma alla Parsons School of Design e all’Art Students League. Conosce di persona Allen Ginsberg e s’innamora dell’arte in tutte le sue forme. Nel 1993 torna in Cina per assistere il padre malato, ma trova un paese che non conosce la libertà dell’individuo e la trasparenza delle informazioni. Se legge rifiuta di raccontare le cose come stanno, allora ci devono pensare gli artisti. E l’arte implica la dedizione a un’idea per una vita intera. Nel 1995 distrugge i vasi dell’antica dinastia Han durante una performance documentata in una sequenza fotografica. Gli stessi vasi ritornano in un lavoro più recente, in cui li ricopre con la pittura industriale dei vasi del neolitico, dipingendovi il logo della Coca Cola. Nel 1997 realizza Studio in prospettiva, fotografie con il dito medio alzato davanti a luoghi simbolo, come piazza Tienanmen, la Casa Bianca o la Tour Eiffel. Nel 2007 è a Kassel e nel 2008 collabora con Herzog & de Meuron per la progettazione del Nido d’uccello, lo Stadio Olimpico di Pechino.L’artista cinese Ai Weiwei

Fino al 2009 scrive due post al giorno sul suo blog (è l’unico modo, oltre all’arte, in cui poter esprimere il proprio dissenso), ma le autorità lo chiudono. Allora s’iscrive a Twitter, bypassando il Governo Cinese. Oggi ha circa 198.600 followers. Dice nel film: Più che un artista mi definirei un giocatore di scacchi: qualcuno fa una mossa, io rispondo di conseguenza. Gran parte delle sue opere nasce infatti in risposta alle azioni della sua patria, come provocazione.
All’omertà della Cina reagisce cercando di persona le informazioni. Inizia nel dicembre del 2008 un’indagine finalizzata a conoscere il numero reale di studenti morti durante il terremoto del Sichuan. Girando paese per paese, città per città, scatta fotografie e chiede alla gente del luogo come siano andate veramente le cose. Il dodici maggio del 2009, un anno esatto dopo il terremoto, pubblica la lista con i nomi, accusando costruttori e politici locali per i 5785 bambini rimasti uccisi. Ai qualche mese dopo è ricoverato per emorragia cerebrale a causa degli attacchi subiti dalla polizia: lo Stato nega di averlo colpito, e Ai documenta la sua convalescenza su Twitter. Il titolo della mostra So Sorry, inaugurata nel 2009 presso la Haus der Kunst di Monaco, si riferisce alle scuse del governo in seguito al terremoto del Sichuan. Sulla facciata del museo una scritta in caratteri cinesi dice: She lived happily for seven years. Realizzata come un mosaico di zaini colorati, è tratta da una frase trovata nel diario di una bambina morta sotto le macerie.

Ai Weiwei: Never Sorry - Film stillCourtesy Never Sorry LLC
Ai Weiwei: Never Sorry – Film still
Courtesy Never Sorry LLC

Nel 2010 realizza l’installazione Sunflower seeds nella Turbine Hall della Tate Modern. Sono 100 milioni di semi di girasole in porcellana dipinti a mano. Solo in apparenza tutti uguali, i semi alludono al Made in China, ai milioni di persone che abitano il paese e alla retorica del regime (Mao era il sole, il popolo i girasoli). Nel novembre dello stesso anno il suo studio è messo sotto sequestro perché illegale, nonostante sia stato costruito sotto la supervisione del governo. Allora, grazie ad una comunicazione capillare sui social network, organizza una festa a base di migliaia di granchi di fiume per celebrarne la demolizione (Anche la celebrazione può essere una forma di dissenso dice nel documentario). I granchi hanno un significato simbolico: in cinese si chiamano Hexie, che suona come armonia, parola d’ordine del presidente Hu Jintao. Nel gergo comune è sinonimo della censura esercitata con il pretesto di ottenere l’armonia sociale.
Lo studio è stato demolito l’11 Gennaio del 2011. Nello stesso anno Ai è imprigionato per due mesi in un luogo segreto. Sul web si combatte per la sua liberazione e riceve il sostegno di moltissime persone. Viene rilasciato nel giugno del 2011 ma non è ancora libero. La polizia lo sorveglia con delle videocamere 24 ore su 24. E Ai risponde autosorvegliandosi sul web con quattro videocamere sempre accese: WeiweiCam. Nel 2012 pubblica su Youtube la sua parodia di Gangnam style. Ha un account su Instagram e twitta per la giustizia individuale. Sul suo sito non c’è nessuna biografia, nessun curriculum vitae, ma un calendario cinese, i link ai social network e il suo contatto mail: comunicare e condividere vengono prima di ogni altra cosa. La trasparenza è per Ai Weiwei ciò che la libertà fu per un’altra generazione. (dal documentario Ai Weiwei: Never Sorry).

http://aiweiwei.com/ Il sito dell’artista Ai Weiwei
http://aiweiweineversorry.com/ Il sito del documentario Ai Weiwei: Never Sorry
https://twitter.com/aiww L’account twitter di Ai Weiwei
https://www.youtube.com/user/diaocha/videos?flow=grid&view=0 I video di Ai Weiwei su Youtube
http://instagram.com/aiww Ai Weiwei su Instagram
http://weiweicam.com/ Weiwei Cam: Ai Weiwei si auto-sorveglia sul web
http://www.mymovies.it/streaming/wide/ mymovieswide!, piattaforma di streaming on demand dove è disponibile il film

Eleonora Roaro

D’ARS year 53/nr 213/spring 2013

 

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