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Emilio Tadini: pittura e poesia

La Fondazione Marconi presenta Emilio Tadini 1967-1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo, la terza mostra dedicata all’artista e intellettuale milanese. Un progetto espositivo che pone l’attenzione alla pittura e soprattutto alla poesia che si cela dietro le opere di Emilio Tadini, artista onirico e surrealista che ci guida in un percorso più interiore che visivo

Emilio Tadini
Natura morta Maggio, 1970, Acrilici su tela 81 x 100 cm collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milan

Emilio Tadini (Milano 1927- 2002) è considerato uno dei più originali protagonisti del dibattito culturale del secondo dopoguerra italiano. Pittore, scrittore e saggista, inizia la sua attività letteraria poco più che ventenne per la rivista Il Politecnico di Elio Vittorini. Da allora non interrompe mai la sua passione per la scrittura che diventa elemento fondamentale nelle opere pittoriche, mai fini a se stesse e sempre riconducibili a infinte storie.

Nei primi anni Sessanta espone le sue opere a Venezia catturando l’attenzione di un altro grande artista e suo primo collezionista: Tancredi.

Il lavoro pittorico di Tadini si sviluppa per cicli, è raro, infatti, osservare opere definite e chiuse in se stesse; queste sono spesso correlate tra loro come una sorta di libro da seguire e interpretare seguendo il proprio flusso emozionale, combinando e scombinando le pagine di tela. Nelle sue opere pittoriche ritroviamo elementi di Pop Art inglese, Surrealismo alla De Chirico, onirismo, frammenti di influenze cubiste e tanti elementi figurativi che racchiudono un insieme di elementi che lo ispirano e che Tadini seleziona accuratamente mettendoci sempre un po’ del suo estro e soprattutto non perdendo mai quell’alone di mistero.

Emilio Tadini
Viaggio in Italia, 1971 Acrilici su tela 200 x 300 cm, collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano

Umberto Eco diceva di lui “un pittore che scrive, uno scrittore che dipinge”. Parole assolutamente condivisibili se consideriamo le pitture-poesie di Emilio Tadini. Non si tratta di immagini ma di racconti, tanto che la sua pittura cresce come una sorta di romanzo a puntate. Le immagini sono semplici e immediate ma nascondono significati divergenti. Se da un lato l’immediatezza e la semplicità delle figure rappresentate appaiono quasi scontate, dall’altro siamo confusi e affascinati dal mistero che si cela dietro questi volti quasi mai esistenti, dietro questi elementi-oggetti combinati quasi per caso.

Emilio Tadini
L’uomo dell’organizzazione. Weekend al parco, 1968, Acrilici su tela162 x 130 cm collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano

Nello specifico la mostra presente in Fondazione Marconi pone l’attenzione sugli esordi della pittura artistica di Emilio Tadini, dal 1967 al 1972, ovvero dal primo ciclo di Vita di Voltaire che segna la nascita del suo linguaggio pittorico sino ad Archeologia.

La mostra è allestita molto bene, l’ambiente è confortevole e si adatta perfettamente allo stile dell’artista. Siamo immersi in un clima quasi surreale in cui agli elementi letterari si mescolano quelli pittorici, quelli poetici e onirici che annullano totalmente le leggi della gravità e quelle dello spazio e del tempo. Davanti agli occhi, proprio come suggerisce il titolo della mostra, figure concrete si mescolano ad elementi fluttuanti e incerti che ci lasciano immaginare storie. Accanto ai quadri una selezione di disegni e opere grafiche a testimonianza del fatto che Tadini ha sempre affiancato ai suoi “racconti per immagini” tele e carta, pittura e disegno. L’obiettivo è quello di portare alla luce la figura di un maestro completo in grado di raccontare l’arte attraverso la sperimentazione di elementi differenti, linguaggi unici, colti e profondi. Tadini è l’artista totale che meglio di chiunque altro rappresenta un modo di intendere e dare significato all’arte mai chiuso in se stesso ma aperto a prospettive differenti.

Flavia Annechini

EMILIO TADINI 1967-1972 Davanti agli occhi, dietro lo sguardo
fino al 28 giugno 2019, Fondazione Marconi, Via Tadino 15,  Milano

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