“(…) Un giorno del 1976, per un gesto di protesta impotente, tracciai su un foglio di carta dei piccoli segni, uno verticale e uno orizzontale, ripetuti ossessivamente fino a riempire lo spazio bianco. Mi resi conto più tardi che senza averne l’intenzione avevo scritto una sorta di lettera dell’alfabeto del mio inconscio”. (Dadamaino)
D’ARS n 91, pp. 152-153, anno XX, dicembre 1979