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La street art torna al suo significato originario: quello di colorare il grigio, il colore dominante di ogni nostra città. Ed è così che i muri del sottopasso di via Ostiense a Roma si animano grazie alla mano di questi artisti contemporanei che fanno del cemento la loro tela. «Un vero dream team composto da sette street artist di fama internazionale – Moneyless, Martina Merlini, Andreco, 2501, Ozmo, Tellas e Gaia – ha realizzato una grande opera pubblica collettiva per la capitale a due passi dalla Piramide Cestia e dal Gazometro. Grazie al loro intervento il sottopasso è stato riqualificato dotando la città di una grande opera di arte contemporanea urbana a diretto contatto con i cittadini» spiegano dall’associazione Culturale 999Contemporary, promotrice dell’opera.
«L’opera, realizzata dall’Associazione Culturale 999Contemporary, sarà totalmente a costo zero per il Municipio Roma XI che ha sostenuto l’iniziativa – ha rimarcato Andrea Catarci, presidente del Muncipio Roma XI – in un momento in cui la cultura e la manutenzione urbana sono oggetto di pesanti tagli, con la Giunta Alemanno che ha rispettivamente azzerato e ridotto all’osso i fondi a disposizione dei Municipi. Siamo riusciti a coniugare la possibilità di espressione di artisti che non trovano spazi a Roma, con la necessità di rendere più bello il sottopasso, spesso dimenticato e lasciato all’abbandono dal Campidoglio».
«Bisogna distinguere tra recupero urbano e arte per non fare confusione – precisa Ozmo alias Gionata Gesi – perché qui non ci si limita al recupero, ma si instaura un dialogo tra sette artisti in continua evoluzione, che ha anche la funzione di recuperare un’area urbana. Il tutto grazie a sponsor tecnici e privati che hanno reso possibile l’iniziativa». E i cittadini sembrano apprezzare l’intervento. Non solo i più giovani si sono detti contenti di una mano di colore che dia un po’ di vita, gratificando l’occhio e rendendo più gradevole anche una semplice passeggiata.
Mario Catania