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LA TOUR PARIS 13: “IL PIANO” ITALIANO

Punto di partenza del progetto La Tour Paris 13 – che si inaugurerà il 1 ottobre – è un palazzo destinato alla demolizione situato nel 13° arrondissement di Parigi: la Galerie Itinerrance, rappresentata dal  suo fondatore e direttore Mehdi Ben Cheikh, ha così coordinato la trasformazione di un edificio di nove piani e trentasei appartamenti (4500 mq totali), situato tra la Bibliothèque Nationale de France e la nuova Cité de la Mode et du Design, in un museo temporaneo della street art, con la convinzione che le zone urbane in momentaneo stato di abbandono rappresentino uno strumento di crescita (culturale, sociale, economica) della città contemporanea.

Il progetto, che si sostiene sulle proprie forze non avendo finanziamenti né da istituzioni pubbliche né da sponsor privati, ha coinvolto un centinaio di artisti provenienti dagli scenari emergenti della scena internazionale della street art, come l’America Latina, i paesi mediorientali e, a livello europeo, l’Italia e il Portogallo. Un intero piano del palazzo, il terzo, è stato affidato a Le Grand Jeu, agenzia parigina diretta dall’italiano Christian Omodeo e specializzata nella curatela di progetti di street art a livello europeo, attenta a scegliere 15 artisti che nell’insieme offrissero un panorama completo della street art italiana: dai graffiti alla stencil art, passando per il post-graffiti e le correnti stilistiche più contemporanee influenzate dai codici figurativi dell’illustrazione: 108, Agostino Iacurci, Ale Senso, Awer, Dado, Hogre, Hopnn, Joys, JBRock, Joys, Moneyless, MP5, Orticanoodles, Peeta, Tellas.

MP5, La Tour Paris 13
MP5, La Tour Paris 13

“Il Piano” – il terzo piano italiano – ha visto la ripartizione degli artisti – ai quali è stata lasciata totale autonomia nella scelta dei temi – secondo specifici criteri stilistici nei quattro appartamenti, mentre alla street artist MP5 è stata assegnata la prima stanza del percorso espositivo del piano terra. Sui muri degli appartamenti si alternano le enormi forme astratte di 108, le grandi figure di Agostino Iacurci, tipiche dei suoi colorati murales, le creature oniriche di Awer, il lettering di Dado, le forme sospese e fluttuanti di Etnik, gli stencil di Hogre, i graffiti fumettistici di Hopnn, i lavori decorativi di JBrock, i labirinti geometrici di Joys e le sculture essenziali di Moneyless. Con la notevole parentesi di MP5, esposta appunto al piano terra in quanto valido momento di attenzione nei confronti della situazione della street art in Italia: le sue opere in bianco e nero parlano di un mondo animato da forti contrasti politici e vogliono portare il pubblico a riflettere sulle contraddizioni della contemporaneità. Ritornando ai muri del terzo piano, scopriamo gli stencil degli Orticanoodles, che rielaborano icone pop in un contesto di critica sociale, le forme sinuosamente astratte e tridimensionali di Peeta, lo stile di derivazione manga di Senso e le rielaborazioni astratte di elementi naturali di Tellas.

Agostino Iacurci, La Tour Paris 13

La Tour 13 Paris è una mostra effimera, gratuita e aperta a tutti, ed è un progetto visivo e sonoro, immersivo e collaborativo che si sviluppa in tre fasi. Per cominciare, dal 1 al 31 ottobre può essere visitata in ogni suo angolo, sia fisicamente, che virtualmente, attraverso il sito web e un’applicazione dedicata, dove è possibile vedere all’opera gli artisti attraverso foto, testi, video e registrazioni sonore. Successivamente, dal 1 novembre, il palazzo sarà chiuso al pubblico, ma per dieci giorni sarà ancora possibile accedere al sito e all’app, dove il pubblico avrà il compito di salvare virtualmente le opere click dopo click. Dopo questa operazione, il giorno 11, il sito sarà rimesso online soltanto nelle parti che ognuno di noi avrà fatto sopravvivere e che resteranno come unica testimonianza dell’intero progetto, dopo la distruzione a cui sarà destinato il palazzo.

Valentina Tovaglia

 

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