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Premio Signorini XXVI edizione. Omaggio a Mac Spasciani

Amnios è una composizione elettronica interamente realizzata con la tecnica della Sintesi Fm. I suoni subiscono una lentissima trasformazione in un tempo estremamente dilatato che ne rende difficile la percezione e che conferisce alla composizione una valenza mantrico-ipnotica; elementi di disturbo che compaiono sporadicamente cercano di integrarsi con le altre sonorità, assumendo regolarità nel loro apparire. Amnios è la sacca membranosa piena di liquido amniotico che circonda e protegge l’embrione; il supermercato (ambientazione scenica del video associato alla musica) è una delle tante zone che sostituiscono la realtà con una realtà “altra”: qui anche il tempo e lo spazio assumono un’altra valenza, cadenzati dal ritmo con cui vengono acquistati i prodotti di consumo. L’umano subisce una trasformazione del proprio esistere in una dimensione di straniamento totale ed il contatto con gli stessi prodotti commerciali sfocia nel feticismo, nel tentativo di riempire la desertificazione totale delle relazioni umane con un processo di sostituzione.” Questa l’analisi di Gianmarco Caselli della propria opera “Amnios”, vincitrice della XXVI Edizione del Premio Oscar Signorini 2009, edizione dedicata – in collaborazione con il Centro Musica Contemporanea – ai videoclip musicali sperimentali, in omaggio a Mac Spasciani.

Il Premio, istituito nel 1984 da D’Ars Agency (struttura originaria da cui si genera nel 2001 la Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, in ricordo del Fondatore, Oscar Signorini) è dedicato infatti a Marie Chiesa alias Mac Spasciani, musicista e co-fondatrice di D’Ars, in occasione del 20° anniversario dalla sua scomparsa.
L’idea di associare il Premio alla Musica Contemporanea nell’Edizione 2009, nasce dalla fertile collaborazione avviata negli anni passati tra Fondazione D’Ars e Centro Musica Contemporanea di Milano nell’ambito di una serie di iniziative, tra cui in particolare il Festival 5 Giornate, importante rassegna di musica contemporanea e sperimentale promossa annualmente dal Centro Musica Contemporanea di Milano nelle storiche Cinque Giornate (dal 18 al 22 marzo) e che presenta, in quell’arco temporale, oltre cinquanta eventi sull’intero territorio milanese, coinvolgendo luoghi deputati (sale da concerto) e non (come gallerie, fondazioni d’arte e locali) all’ascolto di musica contemporanea e sperimentale. La reciproca sinergia scoperta nell’ambito del Festival con il Centro Musica Contemporanea ha portato la Fondazione D’Ars ad ideare un’edizione del Premio dedicata proprio ad una produzione complessa di opere
video-musicali, in cui l’aspetto visivo si dovesse unire in modo inscindibile a quello musicale e dalla cui interazione avrebbe dovuto rilevarsi il valore complessivo dell’opera stessa.

Ed è subito sera, frame dall’opera di Giulia Monducci
Ed è subito sera, frame dall’opera di Giulia Monducci

La Commissione del Premio, composta dalla scrivente in qualità di Presidente del Centro Musica Contemporanea e Co-Direttrice Artistica del Festival 5 Giornate, insieme a Grazia Chiesa (Presidente e co-Fondatrice della Fondazione D’Ars), nonchè ai compositori M° Giuseppe Giuliano e M° Luigi Manfrin, nonchè al Direttore Artistico del Festival 5 Giornate, M° Alessandro Calcagnile, ha esaminato le opere pervenute  conformemente al regolamento dello stesso Premio, valutando in particolare lo stile di “ricerca” timbrica e visiva presente negli stessi lavori. Sono stati così selezionati tre progetti molto diversi tra loro, in particolare appunto “Amnios” di Gianmarco Caselli, “Ed è subito sera” di Giulia Monducci e “Ab und Zu” di Massimo Riccetti e Vincenza Scarangella. Tre stili di ricerca lontani tra loro, in particolare con un forte richiamo al disagio sociale ed alle “visionarietà” degli anni ’70-’80 nel lavoro di Caselli, affiancato allo stile raffinato ed elegante del lavoro di Giulia Monducci (con scelte più tradizionali forse dal punto di vista strettamente musicale) accanto alla poliedricità del dettaglio “in evoluzione” in “Ab und Zu”, pregevole lavoro a quattro mani di Riccetti e Scarangella, in cui l’evoluzione dell’immagine, lenta ed artisticamente elaborata si affiancava ad una altrettanto lenta ma incisiva, evoluzione musicale. I “tempi” dell’azione video-musicale sono nelle tre opere completamente differenti: all’ansia sottesa in modo costante nell’opera di Caselli, si oppone la ricerca di un equilibrio morbido nel lavoro di Monducci e, dall’altra parte, una dilatazione ulteriore nel micro-dettaglio dell’opera di Riccetti-Scarangella. La Commissione ha affrontato con poliedricità di punti di vista pertanto l’esame dei lavori, giungendo ad una valutazione dettagliata dei diversi aspetti coinvolti in essi e cercando di valorizzare le differenze, proprio in quanto specifici ed individuali spunti di riflessione artistica.

La serata di Premiazione si è svolta con successoa Milano presso lo Studio D’Ars il 15 dicembre, con la partecipazione dei vincitori e di un pubblico attento e curioso che ha garantito quel riscontro “attivo” necessario, con l’espressione di diverse opinioni e modalità di “ricezione”, rendendo vivace una manifestazione altamente culturale come quella di specie. Le video-clip selezionate saranno ripresentate allo Studio D’Ars nell’ambito della prossima Edizione 2010 del Festival 5 Giornate.

Rossella Spinosa

D’ARS year 50/nr 201/spring 2010

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