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Sostieni i supereroi. Un dialogo con Emanuele Milasi per parlare di cortometraggio

Classe 1984, Emanuele Milasi è l’autore del soggetto e della sceneggiatura di Sostieni i supereroi, cortometraggio con cui ha vinto il Movie Creative Contest 2014. Parlando con Emanuele ho approfondito e riflettuto sul lavoro dello sceneggiatore e sulla forma cortometraggio. Senza dimenticare di indagare sui supereroi dell’opera premiata.

Parto dalla scrittura perché è il mestiere di Emanuele, l’aspetto creativo premiato dal contest, e perché è la “cenerentola” del cinema, dimenticata o reclusa nella soffitta fino a quando non si scopre esserne regina. Sebbene nell’ombra, a vantaggio dei riflettori accesi su registi e attori, la sceneggiatura è il primo passo per la costruzione di un film ed è interessante scoprire come ci si arriva. Dopo gli anni universitari e le prime incursioni nel mondo del cinema, alla Scuola Holden prima e alla UCLA School of Theater, Film and Television di Los Angeles dopo, Emanuele ha appreso il metodo: la sperimentazione corsara “mi aveva aiutato a capire a livello emozionale cosa fare, ma è grazie allo studio e alla pratica successiva che ho capito come farlo”. Esercizi di scrittura per imparare a maneggiare tempi, ritmi e caratteristiche di due linguaggi distinti: la forma del cortometraggio è indipendente dalla forma lunga e un autore può essere bravo a maneggiarne una sola, non necessariamente entrambe.

Ritorno al cortometraggio scritto con il quale Emanuele Milasi ha vinto il contest. Promosso dal gruppo biofarmaceutico Dompé in collaborazione con Good Short Films, il concorso nasceva dalla volontà di raccontare l’importanza della ricerca nel campo dell’innovazione scientifica. Lo slogan che doveva guidare il lavoro di scrittura è stato Sosteniamo la ricerca per un mondo migliore“. “Quando ho letto il bando stavo lavorando sui supereroi americani” – racconta Milasi – “quelli della Marvel. Ogni giorno vedevo chi, restando al buio, sacrificava se stesso per la comunità. E qui è nato il parallelismo con i ricercatori: chi sono i ricercatori se non persone che lottano, fanno il bene per la comunità, ma non sono riconosciuti?” Ecco i supereroi nati nella testa e poi sulla carta di Emanuele e messi in scena dal regista Duccio Chiarini. Milasi ha consegnato alla produzione cinque pagine di sceneggiatura e un concept valutati dagli operai della Dompé, giudici del contest.
Il minuto e 26 secondi di Sostieni i supereroi gioca sull’effetto sorpresa finale che funziona da catalizzatore di significato per restituire un volto umano ai supereroi che lavorano quotidianamente nell’ombra dei laboratori di ricerca.

Emanuele ha imparato a maneggiare bene il cortometraggio grazie anche alla sua esperienza di direttore artistico per il Pentedattilo Film Festival – Festival internazionale del cortometraggio: vedendo oltre 1000 cortometraggi l’anno, ha costruito un bagaglio visivo di forme e stili che lo supportano nella fase creativa. Esercizio, allenamento e pratica: un lavoro che mi sembrerebbe valere per se stesso e che mi fa riflettere sulla possibilità di specializzarsi nel cortometraggio. “Per quanto uno possa essere portato per questo linguaggio e si voglia specializzare sul corto” – spiega Emanuele – “sarebbe un folle se rimanesse legato a questa forma di scrittura: in Italia il cortometraggio non ha mercato. A differenza di quanto accade in altri paesi (basti andare nella vicina Francia), il cortometraggio in Italia è diffuso nei soli festival di film o eventi dedicati, come il Pentedattilo. Se da una parte il cortometraggio non è più inteso come film low budget per presentarsi alle case di produzione, dall’altra non si dà alcuna speranza per formare maestranze ad hoc. La partecipazione ai soli festival non può essere la sola risorsa per alimentare il sistema, perché le forze si esaurirebbero presto; parimenti non ci sono i modi per poter diventare il Grande Nome che è poi chiamato di default a girare il cortometraggio di turno. Concordo con Emanuele che crede che un sistema di contest e concorsi potrebbe aiutare i giovani autori: oltre a quelli pubblici, ben vengano i bandi privati, come quello della Dompé, a favore di chi ha le carte in regola per giocare la partita e vedersi aprire una carriera, magari anche con una specializzazione nel cortometraggio.

Sostieni i supereroi è stato distribuito nei cinema del circuito UCI in occasione della giornata di sensibilizzazione al diabete (14 novembre) per diventare poi cortometraggio virale, è disponibile sul sito del Gruppo Dompé e sui social della Good Short Films e da condividere in rete con l’hashtag ufficiale #Sostieniisupereroi.

Elena Cappelletti

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