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WORK IN PROGRESS: evoluzione continua

Sabato 31 maggio si è inaugurata a Gorgonzola presso il settecentesco Palazzo Pirola una collettiva di Street Art, a cura di Sergio Ligrone, con la collaborazione dell’omonima associazione culturale Palazzo Pirola. Emblematico è il titolo della mostra, Work in progress: evoluzione continua vuole infatti testimoniare la straordinaria abilità degli artisti a sperimentare e cercare nuovi linguaggi espressivi, utilizzando la città non solo come campo d’azione, riappropriandosi dei suoi edifici dismessi, ma anche come illimitato serbatoio di oggetti abbandonati, dai più disparati materiali, e di volti di passanti incontrati nella frenesia urbana.

Mr. Wany, Pianta digitale. Tecnica mista su stampa digitale rigida, cm 100x70
Mr. Wany, Pianta digitale. Tecnica mista su stampa digitale rigida, cm 100×70

Filippo Mozone, per il suo Porta Mano Mano, racconta come abbia trovato una tavola sull’argine di un fiume e un’altra come fosse un tavolo buttato per strada, al quale ha poi tolto le gambe, diventando rispettivamente volto e mano dell’installazione. Sea Creative, in mostra con The Genius e L’origine, in un’intervista svela invece che i suoi personaggi non sono frutto di invenzione, ma persone vere incontrate per strada e poi rivisitate con la propria fantasia, anche in chiave grottesca, rese protagoniste di mondi sospesi.
Abilità tecniche e manuali ulteriormente valorizzate da un’evidente conoscenza della storia dell’arte. Nelle opere esposte in mostra, continui sono i rimandi alle più note avanguardie del ‘900. L’espressività gestuale e cromatica tipica degli anni Cinquanta si ritrova nelle opere di Tawa, Master piece e Dietro l’impronta, manifesti pubblicitari staccatisi dai muri, resi illeggibili dall’azione delle intemperie e dalle impronte lasciate dai pneumatici delle auto.

Zibe, Senza titolo. Stencil su tela, cm 80x100
Zibe, Senza titolo. Stencil su tela, cm 80×100

L’iterazione di soggetti, ormai trasformati in icone Pop senza tempo, caratterizza la stencil art di Zibe e dei suoi Arnold. Estremamente interessante è Ericsone: il suo Mr. Salad Collectione è solo allusione alla Pop Art, ovvero alla tipica riproduzione meccanico-seriale dell’immagine: le quattro immagini non sono fatte con lo stencil o con uno stampo, ma sono tutte eseguite a mano, acrilico su tela, a dimostrazione di un’eccellente precisione e pulizia del tratto.

Fra Biancoshock utilizza i cocci colorati staccatisi dai murales come tessere di un ipotetico Graffiti Puzzle, da ricomporre magari sul tavolo di casa, concettuale ed ironica risoluzione della loro natura effimera. Frenky QPRO, con Superpop e Oldies, rivisita pittoricamente i decollage di Mimmo Rotella.

Ericsone, Wonder wow. Acrilico su tela, cm 70x100
Ericsone, Wonder wow. Acrilico su tela, cm 70×100

Questi e altri artisti partecipano alla mostra Work in progress: dai più noti e già inseriti nei circuiti espositivi privati e pubblici (alcuni di loro esposero infatti alla mostra Sweet Art Street Art ospitata nel 2007 al PAC di Milano), a quelli che per la prima volta espongono “indoor”, accogliendo l’invito e la sfida con grande professionalità e ironia. Teso, con Fuck the *** , mette in scena la pulitura di un suo murale, vuoi perché illegalmente eseguito su una superficie, vuoi perché ritenuto imbrattamento e non opera d’arte. Annosa questione, quest’ultima. I murales sono atti vandalici o operazioni artistiche? Per le amministrazioni comunali, i murales sono opportunità di riqualificazione urbana o no?
Zibe suggerisce una riflessione in merito. Con La memoria non si cancella – via Valtellina e Viale Porpora, documenta le tracce di un passato non più recente, ovvero le varie segnaletiche disegnate sui muri della città di Milano indicanti i vari rifugi antiaerei. Un ricordo sempre più ingiallito, una fotografia vecchia ormai dimenticata, come lo stesso autore denuncia, utilizzando per le sue tele toni gialli e marroni. Attenzione a pulire ciecamente tutte le superfici dei palazzi in nome di un (certamente) condivisibile decoro urbano: distinguiamo una traccia storica, da un gesto artistico, da un atto vandalico, evitando così di sterilizzare il nostro contesto sociale.

SeaCreative, The Genius. Acrilico e inchiostro su tavola, cm 70x100
SeaCreative, The Genius. Acrilico e inchiostro su tavola, cm 70×100

Artisti in mostra: Ericsone, Seacreative, Zibe, Frenky QPRO, Refreshink, Fra Biancoshock, Filippo Mozone, Tawa, Heat, MR.Wany, Butcher, Fabio Weik, Siero, Teso, Krep.
Domenica 8 giugno, a partire dalle ore 12, sulla piazza di fronte a Palazzo Pirola gli artisti realizzeranno un murale, in una vera e propria jam session pittorica, dove la libertà creativa farà da padrona.

Sergio Ligrone

Work in progress: evoluzione continua
Collettiva di Writing & Street Art
www.palazzopirola.it | info@palazzopirola.it

31 maggio – 15 giugno
orari: venerdì 16.00 – 19.00; sabato e domenica: 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00.

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