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Cinema d’animazione al RabbitFest: anteprima sui film da non perdere

A pochi giorni dall’inizio del RabbitFest – Festival Internazionale di Cinema di Animazione, crediamo sia finalmente giunto il momento di svelare qualcosa in più riguardo la selezione ufficiale alla quale gli organizzatori lavorano da mesi. Un selezione che, va detto subito, concede ampio spazio alle più svariate tecniche di animazione, si passa infatti dal disegno su carta all’animazione digitale 2D, dalla stop motion al mondo del 3D, sempre mantenendo un altissimo livello qualitativo che testimonia la ricchezza di quel mondo sommerso, e fenomeno sconosciuto ai più, del cinema d’animazione, uno scenario in continua crescita.
Per fare qualche nome, tra le perle di questa edizione troviamo il cortometraggio Padre di Santiago Bou Grasso, animatore argentino già pluripremiato nel 2008 grazie al piccolo capolavoro El Empleo.
A 35 anni l’artista sudamericano si conferma un talento del cinema di animazione e con il corto Padre ci riporta nell’Argentina del 1983, anno in cui venne ristabilita la democrazia dopo anni di dittatura militare.

Trailer di Padre (Father), cortometraggio in stop motion di Santiago ‘Bou’ Grasso

Lo sguardo di Santiago si posa non tanto sulla dittatura in sé quanto sulle conseguenze subite dai figli di quella generazione, figli che come lui (nel 1983 Santiago aveva 4 anni) hanno vissuto, seppur indirettamente, l’esperienza della dittatura militare.
Oltre a Padre, vale sicuramente la pena menzionare un altro cortometraggio in concorso al RabbitFest, l’inglese Through the Hawthorn, recentemente vincitore del Grand Prix Award allo Stuttgard Festival of Animated Film 2014. La storia, sapientemente raccontata con una varietà di tecniche in soli nove minuti, è ispirata al libro Henry’s Demons di Patrick Cockburn e percorre le vicende di tre personaggi visti dalle tre diverse prospettive dei tre registi/animatori. Troviamo uno psichiatra, un paziente schizofrenico e sua madre.

Trailer di Through the Hawthorn, diretto da Anna Benner Pia Borg Gemma Burditt

Accanto al concorso per cortometraggi, troviamo la selezione ufficiale dei lungometraggi. Tre titoli, tre grandi registi, tre paesi diversi: Spagna, Stati Uniti e Corea del Sud. Ci soffermiamo su quest’ultimo paese perché si sa, l’estremo oriente è sempre stato un luogo privilegiato per il cinema di animazione e soprattutto dopo il successo dello scorso anno del film The King Of Pigs, proiettato durante il RabbitFest 2013, il nome del regista Yeon Sang-Ho ci riporta a quel cinema di denuncia sociale che evoca profonde riflessioni. Se con il precedente film ci invitava a riflettere sulla situazione del bullismo scolastico in Corea del Sud, questa volta con il lungometraggio The Fake mette in scena un thriller animato che spinge a riflettere sulla crudeltà umana, ambientato in un villaggio destinato ad essere sommerso a causa della costruzione di una diga.

Trailer di The Fake, di Yeon Sang-Ho

Anche gli altri due lungometraggi in programma sono firmati da nomi importanti del panorama dell’animazione internazionale. Dagli Stati Uniti arriva infatti l’ultima fatica di Bill Plympton, animatore due volte candidato all’Oscar (Your Face e Guard Dog) e punto di riferimento dell’animazione indipendente, che questa volta con il film Cheatin decide di raccontare una storia d’amore e gelosia senza dialoghi, il tutto supportato solo dalla forza delle immagini.

Trailer di Cheatin, di Bill Plympton

Anche il terzo lungometraggio, O Apostolo, diretto da Fernando Cortizo, rispecchia la volontà del RabbitFest di sdoganare quel luogo comune che vede l’animazione come un genere cinematografico esclusivamente riservato al pubblico infantile e infatti O Apostolo, che è stato il primo lungometraggio stereoscopico in stop-motion ad essere realizzato in Europa, racconta la storia di mistero e terrore di Ramon che scappato di prigione, si rifugia in un isolato villaggio alla ricerca di un tesoro nascosto anni prima. Ma qui si trova ad affrontare un’antica maledizione.

Queste sono solo alcune delle meraviglie animate che si possono vedere al RabbitFest, per guardare la selezione ufficiale di tutte le sezioni del festival vi rimandiamo a www.rabbitfest.org.

Marta Freddio

RABBITFEST
International Animation Festival
V edizione  – 11 > 16 giugno 2014
Perugia, Giardini del Frontone

 

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