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Donne e prime donne: le tele di Pat Carra in mostra al Teatro La Fenice di Venezia

“Ho cominciato a lavorare da piccola, come i sette nani, ma invece di diamanti estraevo fumetti, battute, scherzi”. È così che inizia il suo racconto Pat Carra, artista che dagli anni ’70 a oggi mescola arte, satira, politica ed esperienza personale come ingredienti per distillare le delicate ma incisive essenze dei suoi lavori. Il suo percorso attraversa la storia sociale del nostro paese con pubblicazioni su testate giornalistiche nazionali e interessanti esperienze culturali di nicchia, legate sempre al femminismo e che approdano oggi nella redazione della nuova versione della storica rivista Aspirina (edita dalla Libria delle Donne di Milano) e nei recenti lavori su tela.

Pat Carra, senza titolo, lino, cotone, iuta, madreperla, ricamo kantanwork. 100x135 cm, 2009
Pat Carra, senza titolo, lino, cotone, iuta, madreperla, ricamo kantanwork. 100×135 cm, 2009

Noi la osserviamo da un po’ e abbiamo ospitato nella terza di copertina di D’ARS n. 219 una delle sue opere appartenente alla prima serie di lavori su tela realizzato con la tecnica del ricamo.
Dal fumetto all’illustrazione, il percorso di Carra approda nel 2009 nel campo dell’arte. Come lei stessa spiega: “I fumetti sono volati dalla carta alla tela” portandosi dietro la cifra stilistica, l’ironia e l’impegno politico e filosofico femmista che da sempre contraddistinguono i suoi lavori.

Libretti realizzati da Pat Carra per il Teatro La Fenice di Venezia
Libretti realizzati da Pat Carra per il Teatro La Fenice di Venezia

Pat Carra da qualche anno disegna vignette umoristiche per i libretti del Teatro La Fenice di Venezia mettendo al centro le protagoniste melodrammatiche. Da questa esperienza nascono la serie di nuovi lavori su tela in mostra (insieme ai libretti) proprio presso il Teatro La Fenice, dal 27 giugno al 26 luglio 2015. Famose eroine dalle più celebri opere (Violetta, Mimì, Lucia, Manon, Desdemona… ), spezzano con battute sagaci la drammaticità dei dialoghi a copione precipitando così nella dimensione tragicomica della realtà quotidiana contemporanea. Nella mostra, intitolata Donne e primedonne, l’aulicità in costume si mescola all’esperienza comune intrecciate dall’ironia, come i fili e i nodi che tracciano le vignette sulla tela.

Pat Carra, La Traviata, ricamo e stoffa mista su tela, 2015
Pat Carra, La Traviata, ricamo e stoffa mista su tela, 2015

Le tele infatti non sono dipinte, ma ricamate e arricchite con stoffe e baloon imbottiti come cuscini, appuntati con spille e completati da bottoni, tutti elementi che, come il filo, perdono la loro funzione sartoriale classiche per divenire gli strumenti caratteristici della poetica di Carra. Una scelta questa che traghetta dal mondo della tradizione artigianale tutta una serie di immaginari, riferimenti e simbologie femminili che s’intrecciano all’esperienza personale biografica dell’artista e ad alcune delle donne a lei più vicine: la sorella Maura che l’affianca nel ricamo e la mamma Aurora, che veniva da una famiglia di sarti e dalla quale Pat Carra ha ereditato i tessuti impiegati nei lavori esposti.

Martina Coletti

Donne e prime donne
Teatro La Fenice di Venezia Sale Apollinee
27 giugno – 26 luglio 2015. Inaugurazione sabato 27 giugno, ore 19:30

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