L’artista Nawras Shalhoub è nato nel campo profughi palestinese di Yarmuck in Siria nel 1974, ha vissuto nella Striscia di Gaza e oggi risiede a Strasburgo: fino al 22 novembre sarà presente alla (galleria +) oltredimore di Bologna, in occasione della sua prima mostra personale in Italia, inaugurata il 2 ottobre. I lavori esposti, installazioni che mescolano oggetti e materiali vari – dal cemento alla cera d’api, dai proiettili al filo spinato, dal vetro al legno – affrontano inevitabilmente la questione del dolore, riflettendo la situazione di conflitto del proprio paese d’origine.
![Nawras Shalhoub. Courtesy Galleria + Oltredimore](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2014/10/proiettili-11-1024x681.jpg)
La ricerca dell’artista, profondamente attaccato alla propria terra, la Palestina, diventa così lo strumento per entrare in contatto con la sofferenza, propria e degli altri, e per mettere in atto una reazione, trasformandola in energia, cercando una motivazione per andare avanti. È lo stesso Nawras Shalhoub a motivare la scelta del titolo della mostra, A piece of wall for you mon amour, dichiarando: La cosa migliore di una guerra è la sua fine: la fine dell’occupazione, la fine del dolore, la speranza che il domani arrivi senza bombe e senza morti, senza proiettili e senza muri; i muri non restano nella storia, forse durano qualche decina di anni ma non di più, chimere nell’esistenza di un popolo. Il muro di cemento e il muro nelle menti, non si nasconde, è visibile, palpabile e lascia delle tracce nei corpi e nelle anime; un muro con il quale si può convivere, che si vede quando ci si abita di fianco, che ci impedisce di andare a vedere i nostri alberi e i nostri vicini, a volte la nostra famiglia, frontiera interna; un muro che si può scegliere di distruggere, con il quale si può scegliere di non convivere, bisogno di liberazione e di grandi paesaggi; per raggiungerli, immaginiamo un dopo i muri. Eccone un pezzo, un regalo per te, amore mio, un regalo per tutti. L’opera rappresentativa della mostra è infatti un pezzo di cemento annodato con del filo spinato, una versione piuttosto anomala di un pacco regalo.
![Nawras Shalhoub. Courtesy Galleria + Oltredimore](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2014/10/muro.jpg)
Il lavoro di Nawras Shalhoub, che non nasconde un inaspettato senso dell’umorismo, parte così dalla vicenda personale per trasmettere un messaggio universale, esplorando il punto in cui la sofferenza e l’amore si scontrano, due forze in grado di equilibrarsi per generare nuova linfa.
![Nawras Shalhoub. Courtesy Galleria + Oltredimore](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2014/10/proiettili-2-778x1024.jpg)
(galleria +) oltredimore
Via del Porto 48 a/b, Bologna
Apertura: martedì e mercoledì 14.30-19.30; giovedì e venerdì 12.00-20.00; sabato 11.00-19.00 e su appuntamento
Valentina Tovaglia