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Kernel Festival/001

Alla sua prima edizione il Kernel Festival lascia subito un segno nel panorama dell’arte digitale contemporanea trasformando dal 1 la 3 luglio 2011 Villa Tittoni Traversi, settecentesco palazzo di Desio, in un caleidoscopio di luci, suoni e colori – e questa volta la metafora per quanto abusata, si avvicina molto alla realtà, vedere per credere. Arte elettronica, ma anche workshop e conferenze nel palinsesto dell’iniziativa patrocinata da Provincia di Monza e Brianza e  realizzata in partenariato con il Comune di Desio. Chi è venuto per la musica elettronica ha scoperto proposte diversissime nei dj set, da scelte d’elite come Kode9 al più popolare e nostalgico dj Spooky, alla musica 8 bit di Tonylight. Accanto ai dj set, immancabili live di vj: tra gli artisti emergenti Federica Mason con i suoi disegni che hanno catalizzato per tutto il tempo della performance gli sguardi sulla proiezione dei suoi video mapping live. Anche una mostra di new media art per l’area Interactive & Digital Art del festival e una serie di installazioni nel parco della villa per la sezione dedicata all’architettura e alla sperimentazione di nuove soluzioni, Temporary Architecture.

Sicuramente l’aspetto più originale del festival, quello per cui questa manifestazione è davvero da non perdere in quanto unica al momento nel nostro paese, è quello dedicato al video mapping. Oggetto delle proiezioni la facciata interna di Villa Tittoni Traversi, interpretata dagli artisti che ne hanno trasformato la struttura e il senso con lavori audiovisual site specific e una tecnica, quella del 3d video mapping, in grado di sovrapporre alla superficie reale dell’architettura, texture e immagini tridimensionali, video narrativi o di sperimentazione grafica, che tradiscono a tratti la discendenza di immaginari sperimentati dall’area del vjing.  Roberto Fazio e il gruppo Telenoika gli artisti di livello internazionale invitati direttamente da AreaOdeon, associazione promotrice dell’evento e tra gli autori  di una delle performance per questa sezione intitolata Audiovisual Mapping. Non meno interessanti e coinvolgenti le proposte degli artisti emergenti selezionati tramite call for partecipation: se vi siete persi la performance dei francesi Paradigme, assolutamente da rimediare, mentre in Italia da tenere d’occhio InsynchLab e Kanaka Project.

Posto per chi vuole avere un’idea di cosa stiamo parlando, due video con un estratto dei lavori di InsynchLab e Paradigme, da vedere però tenendo a mente che dal vivo lo spettacolo è davvero altra cosa!

Martina Coletti

 

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