Esperienza sensoriale emozionale in bilico tra misticismo e speculazione filosofica, l’installazione site specific Rinascimento di Adrián Villar Rojas (Rosario, Argentina nel 1980) è visibile fino al 28 febbraio 2016 presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Paesaggio dell’anima, atmosfera surreale e surrealista, angoscia (ri)scoperta del valore intrinseco delle cose: le sculture lunari che compongono una sorta di costellazione familiare dell’umanità, sembrano inserirsi in un continuum al quale il visitatore è invitato a confrontarsi. Come se ci si affacciasse da una sorta di belvedere posizionato ai confini dell’universo, eccoci spettatori del dispiegarsi di storie mai scritte o mai raccontate, di esistenze impercettibili o trascurate, di dinamiche sottili e per questo impossibili da comprendere o descrivere. Un oceano di argilla cruda e cemento disseminato di presenze arcane, arcipelago della ricerca e dell’incessante divenire.
Secondo un approccio che ricorda la mostra di Hiroshi Sugimoto Aujourd’hui le monde est morto (Oggi il mondo è morto) – ospitata dal Palais de Tokyo nella primavera del 2014 – incentrata sui reperti che differenti categorie professionali potrebbero lasciare in eredità ad archeologi di un futuro post-civiltà attuale, il lavoro dell’artista argentino ci proietta in uno scenario a metà strada tra l’apocalittico e lo scenografico in cui però l’accento è posto sulle possibili evoluzioni della realtà composita e multiforme.
Se infatti la visione del giapponese si cristallizzava in una sorta di wunderkammer destinata a posteri curiosi di conoscere il proprio passato, la poetica di Villar Rojas è incentrata sulla trasformazione del “conosciuto”. Le rovine di ciò che non è più si fondono con materiale organico a partecipare al costante processo di mutazione di un presente che vanifica le congetture riportando l’attenzione all’hic et nunc. Il Rinascimento del titolo allude probabilmente a una possibile redenzione di una società in cui molti si stanno lasciando sopraffare dall’illusione di un mondo preconfezionato e gestibile dall’uomo.
Ma forse raccontare la mostra rischia di banalizzarne il contenuto: si tratta di un’esperienza nella quale l’esplorazione e il contatto con la materia si fanno componenti imprescindibili.
Danilo JON SCOTTA
Adrián Villar Rojas. Rinascimento
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Fino al 28 febbraio 2016
A cura di Irene Calderoni
Orari d’apertura: giovedì 20-23 ingresso libero
Venerdì – Sabato – Domenica: 12-19