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Milano, Urban Art Renaissance alla Fabbrica del Vapore

Nell’ambito di ExpoinCittà, è una Milano non-stop dal punto di vista degli eventi quella che sta accogliendo Urban Art Renaissance, il nuovo progetto di Street art ospitato nello spazio ex-locale Cisterne della Fabbrica del Vapore. A cura di Nicolas Ballario, con la direzione creativa di Fabio Rotella, il progetto vuole costruire, attraverso la potenza comunicativa dell’Urban art, un nuovo Rinascimento, rimettendo al centro l’uomo.

No Curves, foto di Gabriele Carbone

Urban Art Renaissance, aperta fino al 23 settembre, riunisce i linguaggi di dodici protagonisti della scena italiana e internazionale: 2501 (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Etnik (Italia), Hopnn (Italia), Laurina Paperina (Italia), Millo (Italia), No Curves (Italia), Pixel Pancho (Italia), Reka (Germania – Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).

D*Face, foto di Gabriele Carbone
Laurina Paperina, foto di Gabriele Carbone
Laurina Paperina, foto di Gabriele Carbone

È il curatore stesso a individuare, indagando i messaggi delle opere, i riferimenti indicativi di questa volontà di rendere protagonista l’uomo, manifestata attraverso i linguaggi più diversificati, “da C215, francese che propone opere fortemente teatrali che rimandano palesemente a Caravaggio, fino a D*Face, i cui rimandi sono da ricercare nei padri della Pop Art; oppure le critiche sociali di Pixel Pancho attraverso i suoi robot, e quelle di Etnik, che sceglie di edulcorare l’omologazione urbana per denunciarla o Hopnn che “rimprovera” il moderno sistema consumistico; e ancora le linee ondulate di 2501, che sottolineano il nomadismo culturale dell’artista, o quelle geometriche di No Curves; ironici, anche se con linguaggio molto differente, The London Police e Laurina Paperina, iconico il primo e fumettistica la seconda; poi due tra i più importanti e produttivi street artist australiani: Reka, che predilige l’emotività con un fare quasi espressionista, e Rone, che ammicca a Todorov e al suo “la bellezza salverà il mondo”; particolarmente significativa anche l’opera di Millo, autore che umanizza i contesti urbani”.

Pixel Pancho, foto di Gabriele Carbone
Pixel Pancho, foto di Gabriele Carbone

Dal 3 settembre la mostra si amplierà con le opere create dagli street artist studenti dell’Accademia di Brera.

Etnik, foto di Gabriele Carbone
Etnik, foto di Gabriele Carbone

Urban Art Renaissance si farà motore anche di una rivitalizzazione del territorio urbano con una grande mostra a cielo aperto che si animerà grazie a due momenti di live performance. Il primo sarà, dal 10 al 20 settembre, Energy Box, iniziativa di A2A e Fondazione Aem, ideata da Atomo Tinelli: 50 artisti, selezionati da Atomo stesso e dallo storico e critico d’arte Flavio Caroli, eseguiranno i loro live painting su 150 centraline semaforiche dell’area nei pressi della Fabbrica del Vapore.

The London Police, foto di Gabriele Carbone
The London Police, foto di Gabriele Carbone

L’altro, dal 13 al 23 settembre, vedrà gli artisti del protagonisti della mostra Urban Art Renaissance  affrontare varie discipline – tra le quali Architettura, Moda, Design, Musica, Cinema, Letteratura, Tecnologia, Economia, Filosofia – tramite la realizzazione di interventi in luoghi significativi della città. Ad inaugurare la serie sarà The London Police a Brera dal 29 al 31 agosto.

 

Urban Art Renaissance. Fino al 23 settembre 2015.
Fabbrica del Vapore | Via G. C. Procaccini 4, Milano
Orari: da mercoledì a domenica h. 11-20
Biglietti: intero 8 €, ridotto 5 €, in vendita su Vivaticket

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