La rivista nel 2022 è stata trasformata in archivio di contenuti.

Natura Dèi Teatri 2016 in scena a Lenz Teatro

Natura dèi Teatri: teatro, musica, danza, video e performance e residenze internazionali, in scena a Lenz Teatro, a Parma dal 24 novembre al 10 dicembre.

 Natura Dèi Teatri 2016 - Punto Cieco - © Francesco Pititto
Natura Dèi Teatri 2016 – Punto Cieco – © Francesco Pititto

Lenz Fondazione, Paul Wirkus (Polonia), Lillevan (Germania), Carla Delfrate, Boris Kadin (Croazia), Tim Spooner (Regno Unito), Lea Moro (Svizzera), Fiorella Iacono, Claudio Rocchetti , Andrea Azzali e Giorgio Cantadori. Questo i nomi della ventunesima edizione di Natura Dèi Teatri, il Festival Internazionale di Performing Arts diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione.

Dodici soggetti artistici in programma. Cinque luoghi di spettacolo. Otto prime assolute. Nove prime nazionali. Tre residenze internazionali. Sette produzioni realizzate ad hoc. Una mostra. Incontri con artisti e due osservatori critici: dal 24 novembre al 10 dicembre ospitalità internazionali, creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance si danno appuntamento a Parma per dare continuità alla riflessione su Richard Serra. Porte, Punto cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017. Al centro il macrotema della “Materia del Tempo” nei linguaggi della creazione contemporanea.

Punto Cieco è la suggestione dell’edizione odierna, che coincide con una riflessione sul luogo in cui la visione si arresta o moltiplica le sue strade. “Ad ogni curva un Punto Cieco e in ciò che manca o non si vede, arriva subito chi provvede. Il Punto Cieco viene di continuo riempito o sostituito da spazio in movimento, da spazio che diviene corpo fisico. Non c’è entrata, non c’è uscita. C’è solo un’ombra della visione” scrivono i direttori artistici Pititto e Maestri.

Si parte con la prima assoluta di Hyperion, spettacolo conclusivo del trittico di Lenz Fondazione ispirato all’omonimo romanzo di Friedrich Hölderlin. Il lavoro è frutto del terzo anno di residenza artistica di Paul Wirkus, compositore polacco già collaboratore della Fondazione e ospite del Festival. “Hyperion è un’opera-trittico in cui si fondono costantemente presente e passato, Germania e Grecia in un continuo scambio reciproco di prospettive e paesaggi”, suggerisce Maria Federica Maestri.

Romeo and Juliet Concert, Lenz Fo ndazione © Francesco Pititto
Romeo and Juliet Concert, Lenz Fo ndazione © Francesco Pititto

In occasione dell’anniversario per i quattrocento anni della morte di William Shakespeare, Lenz Fondazione ospita Romeo and Juliet Concert: una proposizione musicale per sole voci d’attrice. Obbiettivo è esaltare l’espressività e la sonorità della parola tragica dell’opera attraverso la partitura aspra ed estrema della compositrice Carla Delfrate. “Nel Concerto il testo è vittima della sua nuda sillaba. L’esplosione potente della parola non trova un senso verso cui dirigersi e si disintegra nel verbo animale” spiega Francesco Pititto che ne ha curato traduzione e drammaturgia. “Attraverso il linguaggio ringhiante il loro amore e la loro tragica fine, si legano indissolubilmente, come due aspetti di una sola cosa”.

Ritorna anche nel programma autunnale Macbeth, creazione di Lenz Fondazione realizzata in collaborazione con Ausl – Rems. Protagonisti  in video, insieme a Sandra Soncini, alcuni attori ospiti degli ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Sempre nel progetto Shakespeare, Verdi Re Lear: in collaborazione con il compositore di musica elettronica Robin Rimbaud aka Scanner e con il Conservatorio Arrigo Boito di Parma, il lavoro viene presentato in forma di Opera Video, estremizzandone l’aspetto di creazione scenica ‘assente’.

L’artista inglese Tim Spooner, in residenza internazionale a Lenz Teatro, proporrà in prima assoluta Blind Spot, performance che ibrida istallazione, pittura, scultura e azione live “per realizzare un ambiente ricco di dettagli suggestivi e alieni”.
La danzatrice e coreografa svizzera Lea Moro per la prima volta in Italia, presenterà in prima nazionale Le Sacre du Printemps, a ballet for a single body.

In piena sintonia con il tema del Festival, l’attore e performer sloveno Boris Kadin propone invece Que Serra, Serra “una performance sul Punto Cieco di umanità e natura che adotta lo stesso metodo di Richard Serra: spingere l’esperienza dello spettatore oltre l’atto puramente visivo o ottico, verso una partecipazione pienamente fisica “somatica””.

Per la sezione musica, il compositore elettronico tedesco Lillevan proporrà Saccades – Perception Takes Time, performance musicale creata ad hoc per il Festival. Un’inedita composizione sperimentale che indaga i movimenti e le strategie degli occhi, delle orecchie e del cervello nell’atto di esplorare nuovi ambienti.

Andrea Azzali, presenterà in collaborazione con Giorgio Cantadori Tape at an exhibition, performance musicale basata sull’uso, elaborazione e manipolazione in tempo reale di nastri magnetici.
Memoria Istruttiva è invece il disco di Claudio Rocchetti in concerto a Natura Dei Teatri.

Infine durante il festival sarà possibile veder anche a mostra fotografica di  Fiorella Iacono esito dello spettacolo Autodafé.

Simone Azzoni

Natura Dèi Teatri 2016
Dal 24 novembre al 10 dicembre 2016
Lenz Teatro, Parma

share

Related posts