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Per Kirkeby, l’artista geologo a Mendrisio

Una figura eclettica, quella di Per Kirkeby – l’artista danese che spazia tra i vari linguaggi con una peculiare attitudine ispirata alle forme naturali – in mostra al Museo d’Arte di Mendrisio.

Per Kirkeby, Senza titolo, 2010 tempera su tela, 200 x 300
Per Kirkeby, Senza titolo, 2010, tempera su tela. Courtesy Galerie Michael Werner, Märkisch Wilmersdorf

Per Kirkeby (Copenaghen, 1938) è pittore, scultore, geologo, filosofo, scrittore, architetto, scenografo, regista e critico d’arte; un creativo a tutto tondo, che fino al 29 gennaio espone una quarantina di dipinti, altrettanti disegni e alcune sculture – eseguiti tutti tra il 1982 e il 2011 – al Museo d’Arte di Mendrisio nell’ambito della rassegna curata da Simone Soldini con la collaborazione di Barbara Malacrida.

Biglietto da visita della mostra è una gigantesca scultura in bronzo, Herakles, di quasi quattro metri per due, una sorta di monolite primordiale, annerito e scabro, come se si fosse originato da una colata lavica. A dire il vero, tutte le opere di Kirkeby paiono uscite dalle viscere della terra, dalle caverne più profonde e misteriose, persino le pitture, con le loro superfici tormentate, le consistenti stratificazioni di pigmenti e i segni veloci rappresisi in geografie primigenie.

Per Kirkeby museo mendrisio
Per Kirkeby, Verkostung, 1999, olio su tela. Courtesy Galerie Michael Werner, Märkisch Wilmersdorf

La verità è che tra tutti i linguaggi che Kirkeby usa esiste un nesso, o meglio, hanno tutti un’unica origine: la geologia, che per Kirkeby “è la scienza delle forze dietro le forme”. Il suo percorso è cominciato proprio da lì, nel 1964, quando ha discusso una tesi di laurea sulla geologia artica dopo essere stato in Groenlandia per il recupero di un meteorite. Negli anni, l’artista è tornato decine di volte in quella terra solitaria e silenziosa, i cui paesaggi, aspri e luminosi, sono sempre stati, da lì in poi, la fonte di tutte le sue ricerche espressive. Dal 2006 al caos, alla luce e alla materia, ai luoghi brulli e martoriati, nella sua pittura si sono aggiunti frammenti recuperati dalla storia dell’arte, ai quali ha emblematicamente dato il nome di Fram, come la nave dell’esploratore polare Fritjof Nansen che nel 1922 vinse il Nobel per la pace e che per primo attraversò la Groenlandia con gli sci.

Lorella Giudici

Per Kirkeby. I luoghi dell’anima del grande maestro scandinavo
Museo d’Arte di Mendrisio (Piazzetta dei Serviti 1)
2.10.2016 – 29.01.2017

 

 

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