Dalla strada alla stanza di un palazzo rinascimentale: tre street artist donne hanno accettato di stravolgere l’abituale contesto di azione, quello urbano, per intervenire nell’ambito del progetto Stanze, Reinventing Renaissance Room, dal 17 febbraio al 5 marzo. Gli spazi da reinventare sono infatti quelli della Temple University Gallery di Roma, situata nel contesto di Villa Caproni: alla tradizione storica si va ad affiancare così uno dei più significativi linguaggi visivi attuali, quello della Street art appunto, rappresentato in questa occasione da Alice Pasquini, Gio Pistone e Pax Paloscia. Il progetto, a cura di Jessica Stewart, americana residente a Roma, storica dell’arte e fotografa (è l’autrice di romephotoblog.com), è nato proprio per unire il passato al presente, la visione rinascimentale a quella contemporanea. Le stanze affidate alle artiste sono lo studiolo, la Sala delle Nozze e la Sala dell’Astrologia, che rappresentano ognuna diverse forme e funzioni dei palazzi rinascimentali, contesti che in quel periodo la nobiltà utilizzava per ostentare il sapere umanistico attraverso le collezioni di dipinti, arazzi, sculture e altri oggetti curiosi.
![Alice Pasquini - Studiolo](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/Alice-Pasquini-Studiolo-e1423774592826.jpg)
Lo studiolo, cuore intellettuale del palazzo, è il campo d’azione di Alice Pasquini, che abbiamo seguito nelle ultime due edizioni del festival Memorie Urbane (2013 e 2014): l’artista, sempre attenta a far emergere l’indipendenza della figura femminile, assume le vesti della collezionista contemporanea, restituendoci la sua personale visione della wunderkammer attraverso gli oggetti raccolti durante i suoi viaggi, da Capo Verde al Vietnam, da New York a Melbourne.
![Alice Pasquini - Studiolo](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/pasquini-e1423774751226.jpg)
Nella Sala dell’Astrologia, luogo della vita sociale palazzo, Gio Pistone gioca invece con i concetti di potere e autorità: qui lo stile illustrativo caratteristico dell’artista interagisce con il simbolismo rinascimentale. Attraverso la rappresentazione di creature fantastiche e stravaganti, lo spettatore assiste ad un gioco – o meglio a una guerra – per ottenere il comando.
![Gio Pistone - Sala dell'Astrologia](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/Gio-Pistone-Sala-dellAstrologia-e1423775770699.jpg)
![Gio Pistone - Sala dell'Astrologia](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/Gio-Pistone-Sala-dellAstrologia-2-e1423776031249.jpg)
Nell’affrontare la Sala delle Nozze, una stanza che rappresenta l’intimità, Pax Paloscia usa lo stile sviluppato nel corso della sua carriera che ora, dopo quasi dieci anni a New York, l’ha riportata alle sue radici romane. L’artista si ispira ai ritratti rinascimentali per realizzare i propri lavori, influenzati dalla cultura di strada e dal mondo dell’infanzia.
![Pax Paloscia - Sala delle Nozze. Work in progress](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/paloscia-e1423776724411.jpg)
L’opening si terrà martedì 17 febbraio 2015 alle ore 19, mentre in occasione del finissage, giovedì 5 marzo alle ore 19.30, ci sarà il concerto di TEss (genere folk, pop, acoustic, indie) – feat. Trio Improvviso (trio d’archi nato a Roma in ambiente universitario, dal repertorio variamente contaminato e imprevedibile).
Valentina Tovaglia
Stanze, Reinventing Renaissance Rooms
Alice Pasquini, Gio Pistone, Pax Paloscia
Temple University Rome | Lungotevere Arnaldo da Brescia 1, Roma
Da lunedì a venerdì 10-19; sabato e domenica su appuntamento
17 febbraio – 5 marzo 2015
Info: Jessica Stewart