![Eddie Vedder, Ukulele Songs (Monkeywrench, 2011)](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/04/JDT_1.jpg)
Quando Eddie Vedder ha visto il Corrispondente perduto di Jason deCaires Taylor, non ci ha pensato due volte: quella scultura avrebbe fatto da copertina per il suo album di canzoni per ukulele, Ukulele Songs (2011). Surfista incallito, collezionista di macchine per scrivere vintage e supporter di movimenti ecologisti come Earth First!, il frontman dei Pearl Jam ha provato subito una naturale simpatia per il misterioso personaggio ritratto da Taylor.
Già – direte voi – l’oceano e la macchina per scrivere eccoli lì; ma che c’entra l’ambientalismo? È presto detto. La scultura – come tutte le altre di Taylor, artista-attivista in difesa dei mari – è fatta di un particolare composto a pH neutro che stimola l’attecchimento della flora marina, trasformandola in un supporto per la formazione di nuove barriere coralline.
![Jason deCaires Taylor, The Lost Correspondent, 2006, Grenada, West Indies. Foto: Jason deCaires Taylor](https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/04/JDT_3.jpg)
Si trova nell’Underwater Sculpture Park di Moliniere Bay, Grenada, il primo parco di sculture sottomarino al mondo, fondato da Taylor nel 2006 per aiutare il reef a riprendersi dalle devastazioni provocate dall’uragano Ivan. Come potete vedere nella foto, in pochi anni la scultura si ritrova già completamente coperta di vegetazione e patelle, che ci mettono del loro completando il lavoro dell’artista, aggiungendo colore e cambiandone continuamente i lineamenti.
Nel 2009, Taylor ha fondato un secondo sito in Messico, il Museo Subacuático de Arte (MUSA), che ad oggi raccoglie oltre 500 lavori, e altri due parchi sono in fase di realizzazione alle Bahamas e alle Canarie.
– Se volete saperne di più su Taylor e le sue “installazioni subacquee viventi”, potete leggere l’articolo di approfondimento “Il museo sottomarino. Le sculture subacquee di Jason deCaires Taylor” pubblicato su D’ARS 220.
Stefano Ferrari