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Cover Story. Art Record Covers (Taschen)

Arriva nelle librerie per Taschen Art Record Covers, il volume di Francesco Spampinato con oltre 500 copertine d’artista

Copertina del libro Art Record Covers di Francesco Spampinato, edito da Taschen, 2017
Copertina del libro Art Record Covers di Francesco Spampinato, edito da Taschen, 2017

A proposito di cover d’artista: ecco un bel volume edito da Taschen a cura di Francesco Spampinato, Art Record Covers, con oltre 500 dischi dagli anni Cinquanta a oggi illustrati da quasi 300 firme del contemporaneo, da Franz Ackerman a Christopher Wool. Sulla copertina del catalogo – trilingue: inglese, francese e tedesco – c’è, manco a dirlo, Andy Warhol, ma questa volta non con la solita banana disegnata nel 1967 per i Velvet Underground, ma con una serigrafia del volto di John Lennon usata per l’album postumo Menlove Ave (1986).

Art Record Covers 2
Art Record Covers, pp. 214-215 (Keith Haring)
Art Record Covers 3
Art Record Covers, pp. 254-255 (due cover di Barbara Kruger e Yayoi Kusama)

Alcuni degli artisti presenti li abbiamo già incontrati in questa rubrica: Damien Hirst per i Red Hot Chili Peppers, Vik Muniz per i Tribalistas, Jenny Saville per i Manic Street Preachers, Julian Opie e Banksy per i Blur. Ma ci sono anche Jean-Michel Basquiat, Jeff Koons, Takashi Murakami, Ai Weiwei, persino Joseph Albers e Joan Mirò. Tre chicche: la cover del 1959 di Yves Klein per la registrazione di una sua conferenza alla Sorbona, ovviamente tutta blu; quella di Keith Haring per il singolo Without You (1983) di David Bowie, animata dai soliti omini; e quella di Millennium Fever (1994) degli inglesi Apollo 440, occupata dalla famosa testa di Marc Quinn, Self (1991), fatta con il sangue congelato dello stesso artista.

A completare la rassegna, sei interviste: a Kim Gordon, pittrice e bassista dei Sonic Youth, la cui discografia è una galleria d’arte contemporanea; allo street artist Obey, al secolo Shepard Fairey, al lavoro con Smashing Pumpkins, Led Zeppelin e Interpol; a Raymond Pettibon, autore delle copertine dei Black Flag di Henry Rollins; a Tauba Auerbach, Christian Marclay e Albert Oehlen. Grandi assenti: Anton Corbijn e le sue cover per i Depeche Mode e Jason deCaires Taylor con quella di Ukulele Songs (2011) di Eddie Vedder, raro esempio dell’uso di una scultura sulla grafica di un album e una delle più belle degli ultimi anni.

Per approfondire ulteriormente il rapporto tra arte e musica, Spampinato è anche autore di un libro sulle etichette discografiche fondate da artisti, Can You Hear Me? Music Labels by Visual Artists (Onomatopee, 2015).

Art Record Covers
di Francesco Spampinato
Taschen, 2017
p. 448
€ 49,99

Stefano Ferrari

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