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Internationales Literaturfestival, festival della letteratura di Berlino

Internationales Literaturfestival. Stage CJL © Hartwig Klappert
Internationales Literaturfestival. Stage CJL © Hartwig Klappert

Dal 9 al 19 settembre 2015 Berlino ospita la quindicesima edizione dell’Internationales Literaturfestival dove autori da tutto il mondo incontrano il pubblico attraverso letture, conferenze, interviste e mostre. Il programma si articola lungo differenti temi chiave e presenta una corposa sezione dedicata alla letteratura per bambini e giovani insieme al Graphic Novel Day al quale sono invitati, tra gli altri, Riad Sattouf con L’arabo del futuro. Una giovinezza in Medio Oriente (1978 – 1984), Loïc Dauvillier e i partecipanti al progetto di scambio “imagine realities” organizzato dal Goethe Institut in Nigeria.

Internationales Literaturfestival.Garden © Hartwig Klappert
Internationales Literaturfestival.Garden © Hartwig Klappert

Oltre al focus sulla traduzione e il rapporto tra le lingue sia in prosa che in poesia, il festival dedica ampio spazio alla questione dei rifugiati e dell’immigrazione. Il giorno 9, in preparazione dell’apertura ufficiale con il giornalista, romanziere e saggista spagnolo Javier Marías, l´iniziativa “berlin liest” coinvolge chiunque voglia portare un testo (proprio o altrui) sul tema in una performance di lettura aperta e dislocata in vari punti della città. Al termine è previsto il dibattito sul libro, appena uscito, dell´artista bielorussa Marina Naprushkina Neue Heimat? che racconta la vita quotidiana al centro di accoglienza nel quartiere berlinese di Moabit.

Internationales Literaturfestival. Lecture © Ali Ghandtschi
Internationales Literaturfestival. Lecture © Ali Ghandtschi

La sezione Visions 2030. Authors and Scientists on the future of cities si confronta con le nuove forme di urbanità e si interroga sul futuro di città come Buenos Aires, Pechino, Beirut, Jakarta, Bucarest, Algeri… analizzandone una per ogni appuntamento con differenti scrittori e studiosi del settore.
Weather stations indaga, invece, la lingua che descrive i grandi cambiamenti climatici e l’importanza della sensibilizzazione a queste problematiche attraverso il racconto scritto.

Un altro speciale è dedicato alla situazione attuale del femminismo con gli interventi di Laurie Penny, Mona Eltahawy, J. Jack Halberstam e i film di Josephine Decker.
Sull´estetica della rivolta discutono Alexander García Düttmann e Gayatri Spivak, celebre filosofa nell´ambito degli studi di genere e del postcolonialismo.

Tra gli altri grandi ospiti di quest’anno ritroviamo Michael Cunningham, Ha Jin, Richard Flanagan, David Foenkinos, Kazuo Ishiguro, Banana Yoshimoto, Shukri Mabkhout e il premio Nobel Wole Soyinka su un totale di circa duecento invitati.

Clara Carpanini

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